Quattro mani e quattro piedi in un pazzo e assurdo interplay tra forte e pianissimo, tra cavalcate selvagge sulle strade tracciate dalle punte delle attente dita che sfarfallano sui tasti, creando delle note volanti, innescando frasi, intrecciando melodie. È una musica che danza, d’altronde cos’altro ci si dovrebbe aspettare quando due straordinari pianisti cubani come Marialy Pacheco e Omar Sosa si incontrano? Lei è una delle più elettrizzanti musiciste della sua generazione, la prima donna che ha vinto al Piano Solo Competition del Montreux Jazz Festival e un’artista che affronta continuamente nuove sfide. Il suo tocco è una miscela unica di musica tradizionale cubana, ritmi afro-cubani e jazz contemporaneo. Lui è uno dei suoi idoli, un pazzo virtuoso nel senso buono, che si muove senza sforzi tra ritmi e stili diversi, sa perfettamente come mettere insieme latin jazz e spiritualismo africano, stile classico europeo e il suono dell’American west coast. Omar Sosa è stato nominato sette volte ai Grammy, ed è considerato uno dei jazzisti più versatili e completi della sua generazione. Ha collaborato con Paolo Fresu, Yilian Canizares, Ernesticco, Seckou Keita, Adam Rudolph e molti altri importanti musicisti.
Nel 2017 hanno lavorato insieme per l’albumi di Marialy “Duets” e da lì ha preso il via un nuovo fantastico progetto “Manos” del quale verrà pubblicato l’album “MANOS-Live in Bonn” nella primavera 2022. Una combinazione assolutamente perfetta di due partner musicali in un omaggio profondo e personale ai grandi valori musicali del loro paese natale, Cuba.